The Conspiracy Of The Ghibellines (2023) Digital Arts by Paolo Chiuchiolo

*** ENGLISH ***


Portrait in the style of a Renaissance painting with a slightly aged effect, depicting a violent struggle between soldiers and men in ancient Florentine attire.

The illustration is a unique and original work of art that can be placed in the period between the 1500s and 1600s (16th - 17th century).

The dark, the shadows and light contrasts evoke the hand of Michelangelo Merisi (known as Caravaggio) and his chiaroscuro technique.

Meanwhile, the delicacy and features of the character with the pale face in the upper left corner remind one of the young Raphael...

...even though his face, with that furrowed brow and eyes expressing hostility, sadness, or pain, closely resembles the style of another Michelangelo, Buonarroti, in the composition of one of his sculptures.

The hands grasp, clutch, and one among them even points to an element of the group, as if to insinuate an accusation against him or perhaps indicate to that army the recognized culprit.

A Guelph er from the ancient Medieval era betrayed and sentenced to death by the conspiracy plotted by the Ghibellines.

There is a scuffle, a revolt. The men rebel, and tempers flare between the two factions of those who were perhaps once united by brotherly friendship and are no longer.

And suddenly, amidst that agitated crowd... the blade of a sword comes into view!

Its tip, sharp and undoubtedly deadly, is about to be thrust by the hand we see above, of the soldier, or conversely, the latter is grasping the boy's hair and it is from below that the weapon is held, ready to strike?

The metal helmets reflect the light and draw attention to them.

But then, the wide-open eyes of those men involved in the battle also capture attention.

Legend has it that the character aside, who turns his gaze away from the scene towards the observer and seems almost to gently rest his hand on the hair of the character in front of him (in contrast to the violent scene, as if to detach himself from this context of pure violence in which he finds himself), is the artist's self-portrait.

Although this work of art was never painted between the 1500s and 1600s, AI and subsequent manual modifications have allowed you, friends, to witness this unprecedented scene, opening up the possibility of composing a print or a painting that will make the room in which the image is displayed truly unique.

Remarkable.




*** ITALIANO ***

La Congiura dei Ghibellini ('500 - '600).

Ritratto in stile dipinto rinascimentale con effetto leggero sporco del tempo raffigurante una violenta lotta tra soldati e uomini in abbigliamento antico periodo fiorentino.

L'illustrazione è un'opera darte unica e originale inquadrabile nel periodo a cavallo tra il 1500 ed il 1600 (secolo XVI - XVII).

I neri di quelle ombre e i contrasti di luce ricordano la mano di Michelangelo Merisi (detto il Caravaggio) e la sua tecnica del chiaroscuro.

Mentre la delicatezza, e la fisionomia del personaggio dal viso pallido in alto a sinistra come può non riportare alla mente il giovane Raffaello...

...anche se, il suo volto, con quella fronte corrugata e quei suoi occhi espressione di astio, tristezza o dolore... somigliano molto allo stile di un altro Michelangelo, il Buonarroti, nella composizione di una delle sue sculture.

Le mani agguantano, afferrano, stringono ed una fra tutte addirittura indica un elemento del gruppo come ad insinuare un accusa contro di lui o ad indicare, forse, a quell'esercito il responsabile riconosciuto.

Un sostenitore Guelfo dell'antica epoca Medievale tradito e condannato a morte dalla congiura tramata dai Ghibellini.

C'è un tafferuglio, una rivolta. Gli uomini si ribellano e gli animi si scaldano tra le due fazioni di quelli che prima, forse, erano tutti uniti dall'amicizia fraterna ed ora non più.

E all'improvviso, poi, tra quell'assembramento agitato... si intravede la lama di una spada!

La sua punta, affilata e sicuramente micidiale, sta per essere spinta dalla mano che vediamo sopra, del soldato, o al contrario quest'ultimo sta afferrando i capelli del ragazzo ed è dal basso che l'arma è impugnata e da lì sta per arrivare, proprio, l'affondo?

Gli elmetti di metallo riflettono la luce e convogliano l'attenzione su di essi.

Ma poi anche gli occhi spalancati di quegli uomini coinvolti nella battaglia richiamano l'attenzione.

Leggenda vuole che il personaggio in disparte che volge il suo sguardo fuori dalla scena verso l'osservatore e che quasi sembra poggiare dolcemente la mano sui capelli del personaggio davanti a sé (in contrasto con la scena violenta come ad estraniarsi da questo contesto di pura violenza in cui egli si trova) sia l'autoritratto dell'artista.

Sebbene questa opera d'arte non sia mai stata dipinta tra il millecinquecento e il milleseicento l'AI e la successiva modifica manuale ha permesso a Voi, amici, di prendere visione di questa scena inedita aprendo alla possibilità di composizione di una stampa o di un quadro che renda unica la stanza nella quale l'immagine sarà poi disposta.

Notevole.

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